Tefaf apre lo scrigno dei suoi tesori: collezionisti in fila
Tefaf a Maastricht, la fiera d’arte e antiquariato più importante del mondo che si svolge nel polo fieristico MECC stamattina ha aperto i battenti ai collezionisti e accoglierà i visitatori fino al 19 marzo. Già ieri sera una assaggio delle opere in fiera è stata offerta ai collezionisti ospiti della cena di gala: i 275 galleristi presenti con opere dall’epoca egizia ai giorni nostri erano negli stand per gli ultimi ritocchi. Le opere rigorosamente sottoposte al vetting (verifica di autenticità e provenienza) hanno un valore assicurato di oltre 3 miliardi di euro. La fiera, palcoscenico per mercanti d’arte e specialisti di tutto il mondo, presenta opere preziose, in una panoramica di oltre 7.000 anni di storia, acune sono offerte sul mercato per la prima volta dopo decenni.
Gli highlights. Tefaf Antiques, la più ampia sezione della fiera, è dedicata agli oggetti antichi e offre ai visitatori una selezione di opere decorative di valore storico. Histoire Ancienne jusqu’à César et Fait des Romains [Storia Antica fino a Cesare e i Fatti dei Romani], ca.1370-80, manoscritto miniato su pergamena con 78 miniature realizzate dal Maestro dell’Incoronazione di Carlo VI di Francia, è esposto da Les Enluminures (Stand 276): l’enorme raccolta antologica rappresenta uno dei manoscritti più importanti del tardo Medioevo. La sua provenienza è eccezionale, dato che si trovava alla corte di Valois del XIV secolo, nelle collezioni di bibliofilia moderna (Chester Beatty, William Hearst, James ed Elizabeth Ferrell), e più di recente al Museo J.Paul Getty, sotto forma di lungo prestito. Il prezzo richiesto è di 4,5 milioni di dollari.
Julius Caesar, ca.1551, scultura in tiglio con piedistallo in noce, è la prima opera scultorea in legno di Giambologna (1529-1608) di cui si ha traccia, riportata dopo 25 anni sul mercato da Tomasso Brothers Fine Art (Stand 310). Di straordinaria importanza, questa scultura presenta Cesare in una posa di nudo classica, ma scolpita attraverso raffinate tecniche di intaglio tipicamente nordeuropee, prezzo richiesto 1,5 milioni di euro.
Le arti decorative classiche asiatiche sono presenti da Vanderven Oriental Art (Stand 102) con i un monumentale Buddha seduto, Cina, tarda dinastia Yuan/prima dinastia Ming, XIV secolo, che giunge sul mercato da una collezione privata con un prezzo richiesto di 1 milione di euro. Il Buddha è raffigurato seduto nella posizione del loto detta “padmasana”, con le mani che eseguono il gesto di meditazione “dhyana mudra”, che rimanda all’equilibrio assoluto.
La sezione Tefaf Antiques ospita anche alcuni tra i migliori mercanti di gioielli antichi. Hancocks (Stand 243) presenta gioielli firmati rari, tra cui una tiara edoardiana di diamanti appartenuta alla famiglia Spencer, donata a Lady Delia Spencer, prozia della Principessa Diana, da suo padre, il sesto Conte di Spencer, il 18 febbraio 1914 in occasione del suo matrimonio. La tiara è caratterizzata da oltre 800 diamanti a taglio antico, per un totale stimato di 48 carati.
Da S.J. Phillips (Stand 118) una collana a girocollo degli anni Trenta di Cartier, New York, con rubini birmani e diamanti, a forma di cerchio perfetto, è connotata da pietre tagliate in svariato modo (taglio a brillante, circolare, quadrato, a baguette, pan di zucchero, cabochon, losanga e trapezio): prezzo richiesto 4,2 milioni di sterline. Una rara collana in oro, smalto e vetro stampato in stile egizio di René Lalique (1860-1945) è l’opera di punta proposta da Wartski (Stand 242).
A completamento dell’offerta di gioielli antichi la sezione Haute Joaillerie presenta sette gioiellieri: Verdura/Belperron (Stand 146), Van Cleef & Arpels (Stand 144), Reza (Stand 142), Otto Jakob (Stand 147), Chopard (Stand 145), Hemmerle (Stand 141) e Wallace Chan (Stand 139).
Old Master. I dipinti degli Antichi Maestri sono il piatto forte del Tefaf: quest’anno Salomon Lilian (Stand 353) presenta un’opera di uno degli artisti più importanti dell’Europa settentrionale, Maerten de Vos (1532-1603); Allegory of the Seven Liberal Arts [Allegoria delle Sette Arti Liberali]. Colnaghi (Stand 306) espone Natura Morta con Mele Cotogne, Mele, Azzeruoli, Uva Nera, Uva Bianca, Fichi e Melograni di Bartolomeo Cavarozzi (1587-1625), la classica natura morta in un esame ai raggi X ha rivelato la presenza, sulla tela di una raffigurazione della Vergine con Bambino e Santo.
Galerie Canesso (Stand 382) presenta Self-Portrait with a Turban [Autoritratto con Turbante] di Wallerant Vaillant (1623-1677), da oltre 25 anni lontana dal mercato. Da Adam Williams Fine Art Ltd (Stand 354) il Portrait Of James Adam (1732 – 1794) [Ritratto di James Adam (1732 – 1794)] , 1763, di Antonio Zucchi (1726-1795), unico ritratto registrato dell’artista. L’opera fu commissionata a Zucchi sia da James Adam che dal fratello maggiore Robert. Le abilità di pittore decorativo di Zucchi sono testimoniate in molte delle famose residenze della famiglia Adam, come quelle di Harewood, Kenwood, Kedleston, Newby, Nostell Priory, Osterley e Saltram.
I maestri. Nella sezione TEFAF Paintings da Dickinson (Stand 402) si può acquistare l’acquarello su carta beige La Montagne Sainte-Victoire [La Montagna Sainte-Victoire], ca.1890, di Paul Cézanne (1839-1906), soggetto una scena classica, è appartenuto alle collezioni di Ambroise Vollard e di Leo e Gertrude Stein. Nella sezione Tefaf Modern, sotto-sezione Tefaf Curated la Galerie von Vertes (Stand 356) offre una scultura in bronzo, Large Slow Form [Forma Grande e Lenta], 1962 (ultimata nel 1968), di Henry Moore (1898-1986), appartenente a una collezione privata dal 1985, mentre l’opera Topographie châtaine [Topografia Castana], 1959, di Jean Dubuffet (1901-1985), recentemente venduta dal Museum of Modern Art di New York è presentata da Applicat-Prazan (Stand 444).
Le sezioni curate. Penelope Curtis, direttrice del Calouste Gulbenkian Museum di Lisbona, invitata a curare l’edizione 2017 di Tefaf Curated, presenta un dialogo culturale, che interessa l’intera fiera, tra arte contemporanea e opere più datate sul tema La Grande Horizontale [La Grande Orizzontale]: gli artisti coinvolti sono Ernst Wilhelm Nay (1902-68) (Aurel Scheibler), Thomas Schütte (1954) (Konrad Fischer Galerie), Sadie Murdoch (1965) (Roberto Polo Gallery), Charlotte Dumas (1977) (Andriese Eyck Gallery), Suchan Kinoshita (1960) (Galerie Nadja Vilenne), Ettore Spalletti (1940) (Vistamare Gallery), e David Tremlett (1947) con Michel Verjux (1956) (Jean Brolly Gallery). I dipinti del passato sono stati scelti da Daniel Katz Ltd (Stand 100), Sam Fogg (Stand 309), Marcel Nies Oriental Art (Stand 148), Rupert Wace Ancient Art (Stand 428) e Connaught Brown (Stand 448).
Daniel Crouch Rare Books (Stand 702) poi lancia una provocazione all’idea del rafforzamento delle frontiere nazionali e dell’indebolimento delle istituzioni internazionali attraverso la sua mostra “Il mito dello Stato Nazionale Europeo” sulla scia della Brexit. L’esposizione includerà 28 oggetti rappresentanti le 28 nazioni che al momento costituiscono l’UE. Lowell Libson Ltd (Stand 370) propone sul mercato per la prima volta una serie di sei pannelli decorativi commissionati da Lady Diana Cooper nel 1948/49 per la residenza Château de St-Firmin a Chantilly. Lady Diana chiese al protetto di Cecil Beaton, Martin Battersby (1914-1982), di creare questi pannelli dalla tematica fortemente sentimentale. Lowell Libson Ltd presenta le opere in una sala dedicata, nella loro disposizione originale, al prezzo richiesto di 150.000 sterline.
Richard Green (Stand 302) propone la mostra “The Pleasures of Life in Seventeenth Century Netherlands” [I Piaceri della Vita nei Paesi Bassi del XVII Secolo] nella quale ricostruisce una sala del XVII secolo, arredata con tutti i beni di lusso raffigurati nei dipinti in esposizione con opere di Jan Brueghel the Younger (1601-1678), Jacob van Hulsdonck (1582-1647), Jacob Ochtervelt (1634-1682), e Jan Fris (1627-1672).
All’interno di Tefaf Design, Galerie Ulrich Fiedler (Stand 607) celebra il centenario di De Stijl, il movimento originato nei Paesi Bassi che ha abbracciato un’estetica astratta ed essenziale basata su elementi visivi basilari come colori primari e forme geometriche con Theo van Doesburg (1883-1931), Gerrit Rietveld (1888-1964) e Bart van der Leck (1876-1958). Mentre Galerie Eric Philippe (Stand 608) omaggia la corrente Swedish Grace nel suo stand del 2017 con una collezione di oggetti, lampade e arredi firmati da famosi designer e architetti svedesi quali Carl Malmsten (1888-1972), Axel Einar Hjorth (1888-1959), Anna Petrus (1886-1949) e Uno Åhrén (1897-1977). Uno dei pezzi di maggior rilievo sarà l’armadio del Giardino dell’Eden di Åhrén, esposto nel Padiglione svedese all’Esposizione Internazionale di Arti Decorative di Parigi del 1925. Quest’anno la sezione è più ampia grazie all’aggiunta di tre nuovi espositori, Jackson Design AB (Stand 601), Galerie Kreo (Stand 614) e Modernity (Stand 535).
Arte altra. Negli ultimi dieci anni, l’arte tribale ha registrato una forte espansione all’interno di TEFAF Maastricht e ora dispone di una sezione dedicata cui partecipano nove gallerie specializzate: Galerie Meyer-Oceanic Art (Stand 135) regala una gottazza Maori per canoa, prodotta da Raharuhi Rukupo nel XIX secolo, al Museo Voor Voolkenkunde di Leiden. Dal 2009 a oggi, il museo ha acquistato molte opere Maori dalla galleria e questa relazione dimostra i buoni rapporti tra musei e mercato. Nella sezione TEFAF Tribal affiancata da TEFAF Ancient Art tra i pezzi di maggior rilievo, una protome greca di grifone risalente al Periodo Arcaico, ca.625-600 BC, presentata da Charles Ede Ltd (Stand 426). All’interno della sezione, Rupert Wace Ancient Art (Stand 428) presenterà la Kasmin Collection of Ancient Hedgehogs [Collezione Kasmin di ricci antichi], una serie di 11 ricci di materiali e forme diversi. La collezione fu raggruppata dal famoso mercante d’arte John Kasmin. Infine, la Merrin Gallery (Stand 430), Stati Uniti, espone Mask of Silenus [Maschera di Sileno], età ellenistica – prima età romana, I secolo a.C., giunta sul mercato da una collezione privata statunitense.
Tefaf Paper. Presenta da Christopher Kingzett (Stand 701) il disegno Study of Sir Winston Churchill [Studio di Sir Winston Churchill], 1954, di Graham Sutherland OM (1903-1980), commissionato dalle Camere del Parlamento nel 1954 e presentata nella Westminster Hall nel novembre di quell’anno. Churchill definì pubblicamente il ritratto “un notevole esempio di arte moderna”, ma in privato si mostrò meno soddisfatto, e il suo disprezzo per l’opera portò, poco dopo, alla distruzione del ritratto da parte della sua famiglia, il che rende il disegno esposto alla fiera ancora più importante. Stéphane Clavreuil Rare Books (Stand 721) presenta Divina Proportione, prima e unica edizione di una delle più ricche fonti di studio della teoria di interazione tra matematica, arte e architettura di Luca Pacioli, 1509, il libro in folio comprende 61 illustrazioni nello stile di Leonardo da Vinci (1452-1519).
Cinque gallerie parteciperanno a TEFAF Showcase, la sezione che offre alle gallerie di recente apertura la possibilità di partecipare a TEFAF Maastricht per un anno e fare tesoro dell’esperienza all’interno di un evento internazionale di fine art. I partecipanti sono Pampoulides (Stand S1), Renaud Montméat Art d’Asie (Stand S2), Elisabetta Cipriani (Stand S3), Tribal Art Classics (Stand S4) e Sokyo Gallery (Stand S5).
Oltre a TEFAF Showcase, la fiera ha selezionato 24 nuovi espositori: nella sezione TEFAF Antiques, De Backker (Stand 233) porta una collezione di arte medievale; la Galerie Delalande (Stand 151) mostra una collezione speciale di mappamondi; Donald Ellis (Stand 128) offre opere d’arte dei nativi americani tra cui la Dance Mask [Maschera per la Danza] proveniente dal fiume Kuskokwim, Alaska, ca.1890-1905, realizzata usando legno, pittura, fibra vegetale e piume.
Grande mostra di arte italiana in prestito con l’esposizione di opere “Galleria Borghese – An Italian Legacy” ospitata nella sezione TEFAF Paper, proveniente dalla Galleria Borghese di Roma. I tesori in mostra includono una selezione di importantissimi dipinti e sculture italiani del XV, XVI e XVII secolo.